Anello del Bosc

Il bosco, quello produttivo, alto e nero, utilizzato da più di sette secoli per ricavare legname pregiato, incornicia i pradi verso l’alto. Nelle estese foreste di conifere di proprietà demaniale e comunale, soprattutto di abete rosso, lavoravano come boscaioli molti degli uomini di Caoria, abbattendo i tronchi e facendoli scivolare a valle, dove venivano tagliati o fatti fluitare fino a Venezia lungo i corsi d’acqua. 

Fino ai Casoni de la Fiamena l’Anello del Bosc segue il tracciato dell’Anello dei Pradi, poi si giunge ad un bivio, invece di scendere verso Pont de Gioréto si sale verso la val Redòs, dove si può visitare la cava Medaluna con il complesso sistema di manufatti un tempo utilizzati per l’esbosco e l’avvallamento del legname. 

La risina in legno per l'avvallamento dei tronchi

In lontananza le cime del Massiccio di Cima d’Asta viste dall'Anello del Bosc

Il sentiero dopo aver attraversato le risine, in muratura le prime del percorso e in legno, le seguenti, giunge sulla strada forestale della Valsorda, che si prende per iniziare la discesa; poco prima di Pont de Gioréto un segnale della mobilità avvisa del bivio che porta, dapprima, ai Pradi di Tognola, visitabili con biglietto di 3€ comprensivi di visita guidata, quindi sulla strada forestale di Valzanca che riporta al parcheggio, passando sopra la Segheria di Valzanca, che è possibile visitare chiedendo al Bar la Siega. 

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